Violenza contro le donne Native
Di rado la violenza contro le donne viene compresa come la violazione dei diritti fondamentali. Il governo o i media considerano il fatto più dall’aspetto del diritto penale o una problematica sociale. E anche se la violenza commessa sulle donne si può includere in entrambe categorie è soprattutto una questione dei diritti umani perché le donne hanno il diritto di vivere in sicurezza libere dalla violenza. Quando una donna diventa un target a causa del suo genere o a causa della sua identità indigena i suoi diritti fondamentali sono stati violati. Le autorità hanno l’obbligo di fornire alle donne una protezione adeguata nel caso contrario questi diritti sono stati violati.
Il rapporto di Amnesty International esamina diversi fattori, una prolungata negligenza ha contribuito a mettere le donne Nativo Americane ad un alto di rischio.
La marginalizzazione economica ha contribuito a mettere le donne nativo americane in condizioni di grande povertà, e costrette a vivere in strada o a prostituirsi.
Le politiche del Canada non hanno dato alle donne Nativo Americane una adeguata protezione
La vulnerabilità delle donne indigene è stata sfruttata dagli uomini non indigeni che hanno usato una brutalità estrema contro di loro. L’inchiesta ha portato alla luce che la polizia non ha prestato adeguata protezione e la scuola ha omesso di informare a dovere le ragazze del pericolo.
CASO DI HELEN BETTY OSBOURNE
Helen Betty Osbourne nacque nella comunità dei Cree nella provincia di Manitoba nel 1969, lasciò la sua communita per seguire gli studi e diventare insegnante. I giovani che vogliono studiare non hanno altre alternative. Il governo ha deciso che per il processo di assimilazione le popolazioni native devono studiare presso le comunità non native. Frequentò il collegio di Guy Hill per studiare alle superiori. Le superiori che furono fortemente divise tra gli studenti indigeni e non. Nei teatri i due gruppi sedevano separatamente e ai Nativi Americani non fu permesso di frequentare certe aree. Anche nella sala mensa i due gruppi pranzavano separatamente.
La tensione tra i due gruppi spesso sfociava nella violenza, esisteva anche un pattern di molestie sessuali delle donne Nativo Americane. Gli agenti della polizia che hanno testimoniano l’hanno descritto: i ragazzi bianchi e giovani andavano in giro per la città in cerca delle ragazze aborigene per portarle ai parti a bere e per il sesso.
Questi atti di violenza sono stati motivati del razzismo, o dall’indifferenza della società per la sicurezza delle donne Nativo Americane che hanno permesso ai colpevoli di sfuggire alla giustizia.
Ci sono molte somigliane tra gli abusi commessi contro le donne Nativo Americane e altre donne del mondo. Il rapporto dell’Amnesty international parla di Donne Nativo Americane perché spesso sono dimenticate e anche per il fatto che è collegato al razzismo.
Framework dei diritti umani internazionali
La violazione dei diritti delle donne nativo americane è concepita come la violazione dei diritti umani partendo dal concetto che i diritti umani si basano sul fatto che ad ogni individuo va riconosciuto il valore e dignità.
Ci sono due modi in cui i diritti delle donne nativo americane vengono violati. Il primo è la violenza stessa e il secondo è la risposta alla violenza subita. Le donne Nativo Americane sono il target per la loro origine e il loro sesso. Gli attacchi vengono perpetuati dagli individui privati perché non viene garantita la protezione adeguata. Una serie di diritti sono stati messi a rischio: il diritto alla vita, il diritto di essere protetti dalla tortura e dal maltrattamento, il diritto alla sicurezza della persona, e il diritto di eguaglianza senza distinzione di sesso e di razza. Il Canada non ha solamente ratificato Diritti umani internazionali ma anche il trattato di Convention of Belem do Para che è un trattato specifico che si impegna di adottare le misure specifiche che causano la violenza di genere che prevede di fornire i rifuggi alle vittime, i programmi educational, raccogliere le statistiche. In questo rapporto non è inclusa l’accusa contro la violenza della polizia.
La legge internazionale parla chiaro: Il governo è obbligato di assicurare che i suoi agenti rispettino gli standard dei diritti umani. I governi sono inoltre obbligati di adottare le misure necessarie per prevenire la violazione dei diritti umani commessi dagli individui privati. Se il governo non adotta tutte le misure a causa di dovuta diligenza sarà ritenuto responsabile per la violazione dei diritti umani.
La corte internazionale di giustizia ha descritto inadempienza di obbligo di diligenza:
Un atto illegale che viola i diritti umani e il quale inizialmente non è direttamente imputabile ad uno stato (per esempio perché l’atto è stato commesso da un cittadino privato o perché la persona responsabile dell’atto non è ancora stata individuata) può portare uno stato ad una responsabilità internazionale, non per il fatto in sé, ma per il mancato obbligo di diligenza nel prevenire la violazione o all’ obbligo di rispondere come è stato richiesto dalla convenzione.
Questo significa che lo stato deve dare le disposizioni per svolgere un’investigazione seria, identificare il responsabile e imporre una punizione adeguata e assicurarsi che le vittime abbiano un adeguato risarcimento. Questa dicitura “obbligata diligenza” non toglie affatto la responsabilità penale di coloro che sono i responsabili per omicidio o violenza contro le donne. Tuttavia, sottolinea la responsabilità incontrovertibile degli agenti dello stato di prendere un provvedimento.
Radhika Coomaraswamy nel suo rapporto del 2003 della commissione delle Nazioni Unite descrive chiaramente il significato obbligata diligenza nel prevenire la violenza contro le donne:
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Investigare e punire gli atti di violenza contro le donne sia a casa che al posto di lavoro, comunità o società, in custodia o nel conflitto armato
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Adottare le misure per l’emancipazione e rafforzare la loro indipendenza economica e proteggere e promuovere il pieno godimento dei diritti e delle libertà fondamentali.
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Condannare la violenza contro le donne e non appellarsi agli usi, le tradizioni o ai costumi in nome della religione o cultura per evitare gli obblighi per eliminare la violenza
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Intensificare l’impegno per sviluppare e/o utilizzare il sistema legislativo, educativo, sociale e altre misure per prevenire la violenza, includendo la diffusione di informazioni, le campagne per diffusione della conoscenza giuridica e il training del personale giuridico, giudiziale e sanitario
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emanare e ove necessario rafforzare o modificare la legislazione nazionale in conformità con gli standard internazionali, compresi i provvedimenti per migliorare la protezione delle vittime e sviluppare e rafforzare i servizi di supporto
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sostenere iniziative intraprese da organizzazioni femminili e organizzazioni non governative sulla violenza contro le donne e stabilire e/o rafforzare, a livello nazionale, rapporti di collaborazione con ONG competenti e con istituzioni del settore pubblico e privato