Diritti fondamentali

Diritti Umani dei Nativi Americani

Wed, 12/19/2018 - 16:47 by webmaster

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10 dicembre 1948 l’Assemblea delle Nazioni Unite adotta e proclama I Diritti Universali dell’Uomo. Il 10 dicembre viene celebrato in tutto il mondo. 2 anni fa è stato dedicato alle popolazioni indigene.  

I Nativi Americani hanno subito un’oppressione e una violazione dei loro diritti abissale. Quando gli Europei sono arrivati nelle Americhe, queste erano abitate dai popoli indigeni. Con l’arrivo dei nuovi coloni, i nativi sono stati inesorabilmente spinti via da loro terre. Le leggi degli Stati Uniti hanno permesso di legalmente espandersi sui loro territori. Dal 1778 al 1868 sono stati stipulati circa 368 trattati, tra gli Stati Uniti e le popolazioni indigene, tutti violati entro il 1900. Con ogni trattato i Nativi persero più terre, furono rimossi dai loro territori e rilocati nei territori dove ebbero difficoltà di sopravvivere. Nel 1883 è stato inserito nel codice penale il divieto per i nativi americani di praticare la loro religione e furono bannate le loro cerimonie. Allo stesso tempo i bambini furono rapiti dal governo e dai cristiani, e messi nei collegi per la rieducazione. Migliaia di bambini morirono senza che fosse data una spiegazione ai loro genitori.  

L’abuso nelle scuole era largamente diffuso: sia l’abuso emotivo che quello psicologico erano costanti ma erano comuni anche le punizioni corporee, l’abuso fisico e anche l’abuso sessuale. Ci sono testimonianze dei sopravvissuti che raccontano che gli fu impiantato un ago nella lingua nel momento in cui parlavano la loro lingua nativa. Questi abusi insieme alla malasanità e il cibo scadente sono stati il risultato di un tasso di mortalità altissimo.  Il tasso stimato è dai 47 ai 75%, questa percentuale include anche i bambini che sono morti appena tornati a casa. Il 1969 è stato l’inizio del calo delle scuole residenziali, nel 1970 ci furono 57 scuole residenziali, nel 1980 ne rimasero 11 e nel 1996 fu chiusa l’ultima scuola residenziale. In Canada ci sono 38.000 accuse, fatte dai sopravvissuti, per abusi fisici e sessuali.  

Grazie all’impegno della popolazione Nativo Americana, nel settembre del 2007 è stata adottata da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite la risoluzione 61/295 Dichiarazione dei Diritti delle Popolazioni Indigene. Le persone indigene e gli individui sono liberi e eguali ad altre persone e individui e hanno il diritto di essere liberi da discriminazione ed esercitare i loro diritti in particolare quella che si basa sulle loro origini e identità. Le persone indigene hanno il diritto ad autodeterminazione. Questo è solo un paragrafo dei 46 articoli contenuti nella dichiarazione. È stato inoltre istituito un forum permanente delle questioni indigene.  

La pandemia ha sottolineato la mancanza dei diritti fondamentali delle popolazioni indigene in quanto ha portato alla luce che ancora oggi esistono le popolazioni indigene senza accesso al trasporto, elettricità, acqua potabile, internet, tutela delle forze dell'ordine e sistema sanitario. Ancora oggi molti Nativi Americani vivono in povertà.